Festeggiamenti per il riconoscimento ottenuto dalla faggeta del Pollinello all’interno nel Parco Nazionale del Pollino
Venerdì 3 dicembre 2021 presso la Catasta a Campotenese, Morano Calabro (CS), si è svolta una giornata di studio e celebrazione per il recente riconoscimento che ha portato lo scorso luglio la faggeta di Pollinello, nel comune di Castrovillari, nella rete delle faggete vetuste dell’Unesco. Questo nuovo importante risultato del Parco nazionale del Pollino, che annovera tra i patrimoni Unesco anche la faggeta di Cozzo Ferriero nel comune di Rotonda, è stato celebrato con una giornata dedicata al patrimonio ambientale scoperto grazie al contributo dei ricercatori dell’Università della Tuscia.
L’evento è stato arricchito dalla presenza di numerosi studiosi appartenenti a dipartimenti di diverse università italiane; un’intensa giornata di confronto per presentare i «risultati raggiunti» dalla rete dei parchi meridionali, ha sottolineato Domenico Pappaterra, presidente del Parco nazionale del Pollino, secondo il quale la scelta di impegnarsi nella ricerca e valorizzazione delle specie arboree del Pollino ha «rovesciato una impostazione che negli anni 60 consolidava lo sfruttamento selvaggio dei boschi», e ha poi ribadito che «oggi abbiamo garantito la salvaguardia delle faggete e soprattutto come Ente stiamo acquistando tutte le proprietà private entro le quali albergano i pini loricati per farli diventare demanio dello Stato ed evitare lo sfruttamento senza logica del nostro patrimonio verde».
Le faggete e i boschi rappresentano oggi, soprattutto sulla dorsale appenninica centrale e meridionale, «scrigni di natura straordinaria», come ha sottolineato Carlo Blasi, professore emerito dell’Università La Sapienza che ha coordinato i lavori del tavolo tecnico.
A ribadire la ricchezza forestale italiana è stato Antonio Maturani, direttore generale del patrimonio naturalistico del Mite, il quale ha puntato l’accento sugli elementi «culturali del paesaggio» e sulla necessità di «preservare e proteggere» il territorio interessato «dalla grande biodiversità biologica». Un lavoro che coinvolgerà i parchi e le istituzioni territoriali chiamate a «essere sentinelle nel lavoro di controllo e monitoraggio di tanta bellezza naturalistica», hanno ribadito l’assessore all’Ambiente del Comune di Castrovillari, Pasquale Pace e il vice sindaco di Morano, Pasquale Maradei.
Alla riunione hanno partecipato, inoltre, Nicolò De Bartolo, sindaco di Morano Calabro; Rocco Bruno, sindaco di Rotonda; Domenico Lo Polito, sindaco di Castrovillari; e l’assessore all’agricoltura della Regione Calabria, Gianluca Gallo.